Care amiche e cari amici, se siete alle prese con le liste di desideri e con i doni di Natale, date un’occhiata alle nostre proposte!
Regalare un libro fa bene al cuore di chi dona e di chi riceve: abbiamo bisogno di storie belle!
Vi aspettiamo in libreria!
… di seguito i titoli, con una breve descrizione!
«D’ora in poi niente per noi sarà più una passeggiata.» Se mettersi in cammino è da sempre sinonimo di ricerca del senso dell’esistenza, ancor più oggi uscire dai propri confini, fisici e mentali, è la precondizione per ritrovare se stessi e l’importanza della comunità. Raccontando incontri, incidenti e scoperte, l’autore ci accompagna in un viaggio a più dimensioni che si intrecciano a ogni passo. Quella materiale, sul Cammino di san Benedetto, da Norcia a Montecassino, nell’Italia dei borghi e dei paesi, solo apparentemente minore. Quella spirituale, alla ricerca dei valori alla base dell’Europa cristiana che affondano le loro radici nell’esperienza delle comunità monastiche, per interrogarci sul rapporto con le cose che ci appartengono (la casa, le memorie) e con quelle che abbiamo solo in custodia e che richiedono le nostre cure (la natura, la terra). La dimensione pubblica, infine, per ripensare il ruolo della politica e delle classi dirigenti alla guida del paese e rimettere al centro le responsabilità verso chi ci vive accanto, il delicato equilibrio tra libertà individuale e benessere comune, la frugalità come leva di crescita, la leggerezza come condizione di progresso, la fratellanza come riscoperta dell’altro. Una traccia di rigenerazione personale e collettiva, per trasformare un’esperienza fatta di e con i sensi in una nuova capacità di scorgere il senso, il significato e la direzione del nostro camminare, «a un ritmo diverso, meno frenetico, con un passo più lieve, la mente più sgombra, più in pace con se stessi e perciò più utili agli altri».
L’iniziativa nasce in occasione dell’anniversario dei 1.600 anni dalla morte, avvenuta il 30 settembre del 420, di san Girolamo, attento conoscitore della Parola e autore della prima traduzione in latino della stessa.
La Bibbia, Scrutate le Scritture sarà disponibile a partire dal 20 ottobre in libreria, parrocchia e online sul sito sanpaolostore.it, in una doppia edizione: con copertina morbida (al prezzo di 29 euro) e con copertina telata, sovraccoperta protettiva e cofanetto in pvc (al prezzo di 34 euro). Entrambe le edizioni, che riportano la versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) del testo, hanno un formato 14 x 21,5 centimetri e constano di 3.056 pagine, realizzate con carta pregiata stampata a due colori.
Il Gruppo Editoriale San Paolo, riprendendo le parole di Papa Francesco, crede fermamente che «la Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. Essa appartiene, anzitutto, al popolo convocato per ascoltarla e riconoscersi in quella Parola. […] La Bibbia è il libro del popolo del Signore che, nel suo ascolto, passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo» (dalla lettera apostolica Aperuit Illis, n. 4).
È stata così ideata un’edizione della Bibbia che si rivolge a tutti, per la preghiera individuale e comunitaria.
La Bibbia, Scrutate le Scritture è unica al mondo perché valorizza la via della Scrutatio, seguendo la tradizione rabbinica e quella patristica, grazie alla presenza di 380 note concepite come veri e propri percorsi tematici all’interno dell’intera Scrittura su altrettanti temi biblici. Attraverso queste molteplici possibilità il lettore può costruire un’esperienza inedita e personalizzata, oltre a un metodo specifico di lettura del testo.
L’Opera offre ai lettori un’Introduzione generale che illustra con chiarezza i principi per una lettura orante della Bibbia e, nelle introduzioni ai singoli libri, non si sofferma solo sugli aspetti storicio letterari, ma li presenta nell’insieme della Bibbia, evidenziando come ciascuno di essi venga ripreso e riletto da un altro testo biblico.
Le note esegetiche-storiche-teologiche non vengono trascurate, per ricordare che la Parola è “incarnata”: abita un tempo, una geografia e una condizione sociale, prediligendo quelle che aiutano a contestualizzare e a chiarire il testo.
Una Bibbia unica al mondo perché ricca dipassi paralleli, sia per quanto riguarda il numero che l’ampiezza di associazioni che permettono accostamenti tra i due Testamenti, favorendo una lettura vitale della Bibbia.
È un progetto editoriale pensato proprio per una lettura orante della Parola, in un clima di ascolto e di dialogo con Dio. Tutto ciò che serve alla comprensione della Scrittura è sempre accanto o sottoal testo che si sta leggendo.
L’Opera è inoltre impreziosita da sussidi di base necessari alla contestualizzazione dei testi: la tavola cronologica, un piccolo atlante e un elenco dei temi teologici di riferimento. Il tutto è aggiornato alle più moderne scoperte storico archeologiche. Il Gruppo Editoriale San Paolo, impegnato da oltre cento anni nell’evangelizzazione e nella diffusione dei valori cristiani, ha realizzato uno straordinario progetto che vede il suo compimento nella pubblicazione di una versione unica al mondo delle Sacre Scritture: La Bibbia, Scrutate le Scritture.
L’iniziativa nasce in occasione dell’anniversario dei 1.600 anni dalla morte, avvenuta il 30 settembre del 420, di san Girolamo, attento conoscitore della Parola e autore della prima traduzione in latino della stessa.
La Bibbia, Scrutate le Scritture sarà disponibile a partire dal 20 ottobre in libreria, parrocchia e online sul sito sanpaolostore.it, in una doppia edizione: con copertina morbida (al prezzo di 29 euro) e con copertina telata, sovraccoperta protettiva e cofanetto in pvc (al prezzo di 34 euro). Entrambe le edizioni, che riportano la versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) del testo, hanno un formato 14 x 21,5 centimetri e constano di 3.056 pagine, realizzate con carta pregiata stampata a due colori.
Il Gruppo Editoriale San Paolo, riprendendo le parole di Papa Francesco, crede fermamente che «la Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. Essa appartiene, anzitutto, al popolo convocato per ascoltarla e riconoscersi in quella Parola. […] La Bibbia è il libro del popolo del Signore che, nel suo ascolto, passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo» (dalla lettera apostolica Aperuit Illis, n. 4).
È stata così ideata un’edizione della Bibbia che si rivolge a tutti, per la preghiera individuale e comunitaria.
La Bibbia, Scrutate le Scritture è unica al mondo perché valorizza la via della Scrutatio, seguendo la tradizione rabbinica e quella patristica, grazie alla presenza di 380 note concepite come veri e propri percorsi tematici all’interno dell’intera Scrittura su altrettanti temi biblici. Attraverso queste molteplici possibilità il lettore può costruire un’esperienza inedita e personalizzata, oltre a un metodo specifico di lettura del testo.
L’Opera offre ai lettori un’Introduzione generale che illustra con chiarezza i principi per una lettura orante della Bibbia e, nelle introduzioni ai singoli libri, non si sofferma solo sugli aspetti storicio letterari, ma li presenta nell’insieme della Bibbia, evidenziando come ciascuno di essi venga ripreso e riletto da un altro testo biblico.
Le note esegetiche-storiche-teologiche non vengono trascurate, per ricordare che la Parola è “incarnata”: abita un tempo, una geografia e una condizione sociale, prediligendo quelle che aiutano a contestualizzare e a chiarire il testo.
Una Bibbia unica al mondo perché ricca dipassi paralleli, sia per quanto riguarda il numero che l’ampiezza di associazioni che permettono accostamenti tra i due Testamenti, favorendo una lettura vitale della Bibbia.
È un progetto editoriale pensato proprio per una lettura orante della Parola, in un clima di ascolto e di dialogo con Dio. Tutto ciò che serve alla comprensione della Scrittura è sempre accanto o sottoal testo che si sta leggendo.
L’Opera è inoltre impreziosita da sussidi di base necessari alla contestualizzazione dei testi: la tavola cronologica, un piccolo atlante e un elenco dei temi teologici di riferimento. Il tutto è aggiornato alle più moderne scoperte storico archeologiche.
Sulle Alpi vive anche il vecchio Johannes. Convinto che il pianeta stia per soccombere a causa dell’avanzata dei nuovi barbari, parte per l’Ortles, la montagna sacra che la leggenda vuole abbia un tempo ospitato in perfetta armonia uomini, animali e piante. Nel cammino verso il sacro monte, Johannes e Bruno sono destinati a incontrarsi fra loro e con Leni, una vivace bambina sordomuta rimasta sola al mondo.
Una storia simbolica sul destino dell’umanità, nutrita dell’amore per l’ambiente, popolata da personaggi vivissimi e raccontata da Matteo Righetto con il suo talento eccezionale nella rappresentazione della natura e dell’avventura.
“Ultimo, venne il caldo. Si presentò come un piacevole vizio, ma come tutti i vizi si tramutò ben presto in una malattia, una calura permanente che si insinuò tra le pieghe del tempo e non se ne andò più via da quei monti.”
«Nell'intenso incontro con Aldo Cazzullo nell'ambito di BookCity Milano, Mario Calabresi ha svelato particolari inediti della sua vita e della genesi del suo ultimo libro, Quello che non ti dicono, incentrato sulla tragica vicenda di Carlo Saronio, rampollo dell'alta borghesia milanese e simpatizzante dei movimenti di sinistra più estremisti degli anni Settanta» - Paolo Virtuani, Corriere della Sera
Per mesi questa richiesta, arrivata alla fine di una presentazione de La mattina dopo, è rimasta sepolta nei miei pensieri. Poi, la mail di un missionario che vive nel deserto algerino mi ha convinto a mettermi in viaggio. Il padre di Marta scomparve nel 1975 quando lei non era ancora nata, risucchiato nel gorgo del terrorismo che aveva cominciato a insanguinare l'Italia. Carlo Saronio, figlio di una delle famiglie più benestanti di Milano, non aveva ancora ventisei anni quando venne tradito dagli amici con cui condivideva ideali rivoluzionari. Marta per anni non ha mai fatto domande, immersa in un faticoso silenzio. Ma non si può vivere in eterno con i fantasmi, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo fare i conti con le memorie, anche le più dolorose. Così le ho detto di sì, e ho cominciato un viaggio alla ricerca delle tracce di quel ragazzo che viveva sospeso tra due mondi inconciliabili, che trovò il coraggio di scegliere la sua strada quando era troppo tardi. Scavando nei ricordi di una Milano in cui il passato è ancora presente tra noi, sono riuscito a riannodare i fili di una storia mai raccontata, che appartiene anche a me.
Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.
A dieci anni dalla rivelazione di Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l’essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l’inizio di una rivoluzione?
L’Appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione -, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.
C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto un pergolato. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento.
A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile.
Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo.
Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.
Un romanzo lirico e poetico sulla forza d’animo che, a volte senza saperlo, custodiamo dentro di noi. Un invito a coltivare la bellezza del minuscolo e dell’essenziale, a preoccuparsi anche per ciò che verrà e che è altro da noi. Una piccola intima rivoluzione, quella di una donna che con un gesto antico sovverte il suo – e il nostro – stare al mondo.
Una baita nel bosco e una donna.
Un inverno da attraversare.
La legge del Monte e il miracolo della vita.
Ogni dicembre ai figli di J.R.R Tolkien arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All'interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l'Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l'Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa! Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore di Tolkien nel 1920 all'ultima, toccante, del 1943, per la figlia, questo libro raccoglie tutte quelle lettere e tutti quei disegni bellissimi in un'unica incantevole edizione.
Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.
A dieci anni dalla rivelazione di Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l’essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l’inizio di una rivoluzione?
L’Appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all’allegoria politico-sociale e alla storia di formazione -, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un’orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.
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